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I vantaggi dell’angiografia OCT per la diagnosi delle patologie oculari

L’angiografia con tomografia a coerenza ottica (OCT-A) apre una nuova frontiera nell’oftalmologia grazie all’imaging non invasivo della vascolarizzazione retinica e coroideale.

18 marzo 2022 · 20 MIN LETTURA
Daniel Epshtein, OD, FAAO
Autore Daniel Epshtein, OD, FAAO Mount Sinai Hospital, New York, Stati Uniti
Riepilogo

I vantaggi dell’angiografia OCT per la diagnosi delle patologie oculari

La tecnologia OCT ha rivoluzionato il modo in cui gli oculisti visitano i pazienti e trattano le patologie. Le semplici misurazioni dello spessore della macula e dello strato delle RNFL peripapillari si sono evolute in analisi sofisticate della retina, delle cellule ganglionari, del nervo ottico e del segmento anteriore. Ora l’angiografia con tomografia a coerenza ottica (OCT-A) apre una nuova frontiera nell’oftalmologia grazie all’imaging non invasivo della vascolarizzazione retinica e coroideale.
L’OCT-A sfrutta la varianza basata sul movimento all’interno di immagini OCT sequenziali per creare immagini ad alta risoluzione della vascolarizzazione retinica e coroideale. Ciascuna scansione OCT viene ripetuta fino a quattro volte in successione rapida nello stesso punto. Poiché il tessuto retinico non si muove nell’arco di pochi millisecondi, l’unica differenza tra le quattro scansioni dovrebbe essere il movimento dei globuli rossi all’interno dei vasi. La posizione dei globuli rossi in movimento viene quindi utilizzata per creare immagini di vascolarizzazione chiamate angiogrammi OCT.

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