Radioterapia intraoperatoria (IORT) durante la resezione chirurgica del glioblastoma
Un’analisi combinata a livello internazionale di 51 pazienti
La lettura di questa breve panoramica non sostituisce la lettura dello studio originale, ma fornisce solo una visione sintetica e non riflette necessariamente l’opinione degli organismi notificati e/o delle autorità di regolamentazione, quali DQS o FDA.
Una breve panoramica di un’analisi combinata a livello internazionale creata da Gustavo R. Sarria, MD, per conto di ZEISS, marzo 2020.
Titolo originale:
Intraoperative radiotherapy for glioblastoma: an international pooled analysis
Autori:
Gustavo R. Sarria, Elena Sperk, Xiaodi Han, Gustavo J. Sarria, Frederik Wenz, Stefanie Brehmer, Bing Fu, Siming Min, Hongjun Zhang, Shusen Qin, Xiaoguang Qiu, Daniel Hänggi, Yasser Abo-Madyan, David Martinez, Carla Cabrera, Frank A. Giordano
Fonte:
Sarria GR, Sperk E, Han X, et al. Intraoperative radiotherapy for glioblastoma: an international pooled analysis. Radiother Oncol. 2020;142:162-167. doi:10.1016/j.radonc.2019.09.023
- La ricrescita locale del tumore dopo l’intervento è la causa principale di fallimento del trattamento del glioblastoma.
- La somministrazione di un’elevata dose di radioterapia intraoperatoria (IORT) durante l’intervento può contribuire a una percentuale di controllo prolungata e alla sopravvivenza.
- Per questo studio retrospettivo, sono stati inclusi 51 pazienti affetti da glioblastoma con un’età media di 55 anni e in cura presso cinque diversi centri in Perù, Cina e Germania. A seguito della resezione chirurgica, tutti i pazienti hanno ricevuto la IORT con un range di dosaggio di 10-40 Gy seguita da una radio-chemioterapia adiuvante standard e da una chemioterapia standard.